Rassegna Stampa

Foti e le discussioni sulla zona rossa 'L'ho sollecitata, vi spiego quando'

Data: 06/05/2020

IL DEPUTATO DI FDI AI LETTORI E A "LIBERTÀ"

Lettera aperta dell'on. Tommaso Foti, deputato di Fratelli d'Italia, al quotidiano Libertà

Signor direttore, potrei chiudere la replica di cui mi viene data l'opportunità semplicemente dicendo che non ho mai affermato, né ho preteso, di essere stato il primo, il secondo o terzo ad evocare la istituzione della "zona rossa" nel nostro territorio. Non sono sensibile, infatti, a primogeniture di sorta che - per contro - molto interessano il mondo dell'informazione, ivi compresi i giornali, soprattutto quando si sente odore di "scoop". Sicuramente però l'istituzione della "zona rossa" è stata da me sollecitata, e non certo (per usare le sue parole) «mentre la curva della tragedia si stava grazie a dio attenuando». Questa nota non sarà, tuttavia, diretta ad alimentare un batti e ribatti con alcuni contestatori (politicizzati o occasionali, poco rileva). Neppure ho - né ho mai avuto - la pretesa che lei legga i miei post, a maggior ragione in un momento in cui sulle sue spalle pesa un surplus di attività professionale determinata dall'emergenza sanitaria. Tuttavia, anche in questo frangente, i suoi collaboratori a detti post hanno riservato diversi articoli. In uno di questi, quello del 23 marzo, testualmente si legge «Intanto ieri il parlamentare di Fratelli d'Italia Tommaso Foti è tornato a chiedere con forza la chiusura totale di Piacenza. "Piaccia o meno, Piacenza - città e provincia, così nessuno equivoca - per almeno una decina di giorni va messa in "zona rossa" e cioè chiusa, ma per davvero" - ha scritto su Fb (Facebook) - aggiungendo "Basta prese in giro". Non si deve più perdere tempo perché "la lettura di alcuni dati ci dice che nel nostro territorio la situazione è molto grave. Una situazione che dovrebbe indurre all'adozione immediata di provvedimenti drastici che nella nostra Regione sono stati assunti per il solo comune di Medicina"». Una presa di posizione, la mia, chiara ed inequivoca, preceduta da altra altrettanto trasparente, pure pubblicata da "Libertà". Ciò detto, passo alla tempesta in un bicchiere d'acqua, seguita ad un mio recente comunicato stampa (quello dell'interrogazione sulla risposta, da lei direttore definita "sostanzialmente evasiva", resa dal Presidente Conte sulla mancata istituzione della "zona rossa" a Piacenza). In detto comunicato si legge che chi scrive è stato "da subito tra i più fermi sostenitori di interventi restrittivi di ampia portata". Al di là del plurale utilizzato, che già di per sé esclude ogni primogenitura, e a prescindere dai post pubblicati, il mio pieno appoggio (da parlamentare) all'ordinanza restrittiva adottata dal sindaco Barbieri ed il mio intervento alla Camera dei Deputati del 26 febbraio, confermano la piena legittimità e pertinenza dell'espressione utilizzata. Altro non devo aggiungere se non evidenziare che alla recente presa di posizione dell'on. Murelli sulla "zona rossa" è seguito un silenzio assordante: che pur non essendo un post, signor direttore, le sia sfuggita?

 La replica del Direttore Pietro Visconti

Penso che la frase importante della lettera sia la prima. Sul resto, e sulla sua coerenza con quella frase, ognuno si farà la sua idea.

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