Vendita del Berzieri. 'Nessun vincolo: ecco come funziona la procedura'

«Già numerosi incontri con potenziali acquirenti» 

Finite le vacanze natalizie, rientrano in sede i responsabili della procedura di concordato per la vendita dei cespiti di Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa e, così, arriva puntale la risposta all'onorevole Tommaso Foti (Fdl) che - dopo aver presentato una interrogazione parlamentare - dalle pagine della Gazzetta rilanciava il tema delle difficoltà, per non dire impossibilità, di procedere alla vendita delle Terme Berzieri e della palazzina Warowland senza un'autorizzazione della Soprintendenza, essendo edifici tutelati dal ministero per i beni artistici e culturali. Risponde Franco Frijio, liquidatore e noto esperto in procedure concorsuali, avendo svolto con successo incarichi di livello nazionale. «Le Terme Berzieri e la palazzina Warowland - afferma Frijio - risultano sottoposte a tutela secondo quanto disposto dal D. lg 42/2004, la procedura in caso di alienazione di un bene vincolato (art. 59) prevede che entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell'atto di vendita venga presentata formale denuncia alla soprintendenza competente per il luogo ove si trovano i beni immobili (comma 2) e deve contenere i seguenti dati essenziali: dati identificativi delle parti e sottoscrizione delle medesime o dei loro rappresentanti legali; dati identificativi catastali dei beni; indicazione dei luoghi dove si trovano i beni, indicazione della natura e delle condizioni dell'atto del trasferimento, indicazione del domicilio in Italia delle parti ai fini delle eventuali comunicazione previste dal presente titolo (art. 59 comma 4)». «La denuncia del trasferimento di proprietà - sottolinea il liquidatore - è atto dovuto al Ministero, affinché lo stesso possa esercitare nei termini previsti il diritto di prelazione, avendo ricevuto giusta comunicazione circa i dati identificativi della proprietà ed affinché questa ottemperi agli obblighi conservativi previsti dal d.lgs 42/2004.11 diritto di prelazione potrà essere esercitato dal Ministero, ai sensi dell'art 60 d.lgs n 42/2004 nel termine di 6o giorni dalla data di ricezione della denuncia di trasferimento, potrà inoltre essere esercitato dalla regione o da altro ente pubblico territoriale interessato, ai sensi dell'art. 62, comma 3 dello stesso decreto legislativo, entro il termine di 20 giorni dalla denuncia mediante apposita proposta di prelazione al ministero, sui beni culturali alienati a titolo oneroso al medesimo prezzo stabilito nell'atto di alienazione». «Risulta pertanto evidente - conclude Frijo - che non sia possibile richiedere preventivamente alla competente soprintendenza ai beni culturali l'esercizio del diritto di prelazione ex lege, in mancanza di un formale atto di vendita, o quanto meno di un atto di aggiudicazione a titolo definitivo. Totalmente priva di fondamento l'interpretazione per cui esiste una non meglio definita "autorizzazione" a vendere da parte del Ministero per i beni culturali o da altro organo allo stesso riferibile e tanto meno risulta possibile che vengano determinati dal ministero a dalla soprintendenza "condizioni stringenti e quindi non appetibili per compratore alcuno" diverse da quelle già previste dalla vigente normativa. Pertanto è corretto che non sia stata inoltrata alla soprintendenza di Parma alcuna comunicazione in quanto allo stato attuale non sussistono le condizioni necessarie». Lo stesso dottor Franco Frijio ha affermato che nell'ultimo periodo sono stati effettuati numerosi incontri con operatori del settore, sia italiani che esteri, interessati all'acquisto del Berzieri e della palazzina Warowland: «Stiamo effettuando, tramite i nostri consulenti - ha detto Frijo - un attività di due-diligence per valutare l'acquisto; l'intensificarsi nell'ultimo periodo di questi incontri e delle relative manifestazioni di interesse mi rende fiducioso che nel corso del 2019 si possa addivenire alla vendita di tali asset».