Regione (Archivio)

Pdl: Norme per l'autorecupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per il contrasto delle morosita' e delle occupazioni abusive

Data: 12/07/2017
Numero: 142
Soggetto: Assemblea


OGGETTO 2686

Progetto di legge d'iniziativa Consiglieri recante: "Norme per l'autorecupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per il contrasto delle morosità e delle occupazioni abusive. Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24". A firma dei Consiglieri: Marchetti Daniele, Rainieri, Delmonte, Bargi, Pompignoli, Pettazzoni, Rancan, Liverani, Fabbri

(Relazione della Commissione, discussione e reiezione)

(Ordine del giorno 2686/1 "Non passaggio all'esame degli articoli" - Presentazione e approvazione)

(Risoluzione oggetto 4873 - Presentazione, discussione e approvazione)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all'oggetto 2686: Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri recante "Norme per l'autorecupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per il contrasto delle morosità e delle occupazioni abusive. Modifiche alla legge regionale 8 agosto 2001, n. 24", a firma dei consiglieri Marchetti Daniele, Rainieri, Delmonte, Bargi, Pompignoli, Pettazzoni, Rancan, Liverani, Fabbri.

Il testo n. 3/2017 è stato licenziato dalla Commissione "Territorio Ambiente Mobilità" nella seduta del 15 giugno 2017 con parere contrario.

Il progetto di legge è composto da 6 articoli.

Il relatore della Commissione, consigliere Marco Pettazzoni, ha preannunciato di svolgere la relazione orale.

Vi ricordo che su questo oggetto è stato presentato un ordine del giorno, il numero 1, di non passaggio all'esame dell'articolato, a firma della consigliera Rontini.

Vi ricordo anche che su tale oggetto è stata abbinata in Aula la risoluzione oggetto 4873: "Risoluzione per impegnare la Giunta ad inserire, in fase di revisione della legge regionale n. 24 dell'8 agosto 2001, norme per l'autorecupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica".

Questa risoluzione è a firma dei consiglieri Marchetti Daniele, Fabbri, Delmonte, Rancan, Liverani, Rainieri, Bargi, Pettazzoni e Pompignoli. Su questa risoluzione sono pervenute due proposte di emendamento a firma della consigliera Rontini.

Do la parola al relatore della Commissione, il consigliere Marco Pettazzoni, che ha venti minuti. Prego, consigliere Pettazzoni.

 

PETTAZZONIrelatore: Dei venti minuti ne lascerò sicuramente diciannove, visto che è presente il collega Marchetti, che è il presentatore di questa modifica alla legge regionale n. 24 del 2001.

Esprimiamo l'intenzione di normare l'autorecupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica passando attraverso l'ampliamento delle competenze dell'Osservatorio regionale, dando loro maggiori competenze sulle occupazioni e sulle morosità.

Lascio immediatamente la parola al collega Marchetti, che presenterà il suo progetto di legge. Grazie.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Pettazzoni.

È finita la relazione. Apriamo il dibattito generale.

Il consigliere Pettazzoni ha già dato la parola al consigliere Daniele Marchetti.

Prego, consigliere Daniele Marchetti.

 

MARCHETTI Daniele: Grazie, presidente.

Sarò breve, anche perché, come è stato ricordato dalla presidente, il testo è già stato licenziato con voto contrario dalla Commissione referente. Oggi è stato presentato anche l'ordine del giorno per il non passaggio all'esame dell'articolato.

È noto a tutti, comunque, che la disponibilità degli alloggi popolari non è in grado di soddisfare, nella maggior parte dei casi, la richiesta che si riscontra sul territorio. Quindi, è un tema assolutamente da affrontare e che come Assemblea dobbiamo prendere assolutamente in considerazione. Eppure, di appartamenti sfitti sul nostro territorio, nei vari comuni, ce ne sono, basta richiedere l'elenco all'Osservatorio regionale per rendersene conto. Io l'ho fatto e c'è proprio un elenco dove vengono suddivisi gli appartamenti in "immediatamente assegnabili" o "che richiedono interventi onerosi" o "che richiedono interventi a basso costo".

Un quadro generale della situazione dell'edilizia residenziale pubblica sul nostro territorio regionale suddiviso per Province e suddiviso per Comuni c'è già. È anche vero, però, che tante volte il pubblico non riesce ad intervenire, anche se gli alloggi richiedono degli interventi a basso costo, perché ovviamente non si interviene sul singolo appartamento, ma si avviano dei lavori a pacchetto in una serie di alloggi che, magari, non sempre le Amministrazioni pubbliche riescono ad avviare tempestivamente. Tante volte ci sono appartamenti che richiedono interventi di poco conto che, purtroppo, rimangono comunque sfitti per anni.

Il nostro progetto di legge intende affrontare questo problema, andando a normare una tipologia di recupero, il cosiddetto autorecupero degli alloggi ERP. In sostanza in che cosa consiste questa nostra proposta? Ovviamente si fa un censimento degli appartamenti presenti sul nostro territorio che richiedono interventi a basso costo. Gli enti locali a quel punto potrebbero fare una graduatoria a sé, gli assegnatari poi procederebbero all'avvio dei lavori, rendicontando tutte le fatturazioni e dimostrando all'ente proprietario che i lavori sono stati svolti a regola d'arte. A quel punto, una volta che l'ente proprietario attesta che effettivamente i lavori sono stati svolti come si dovevano svolgere, può consegnare le chiavi dell'appartamento all'assegnatario.

È ovvio che in questo modo ci guadagnerebbero tutti, perché il cittadino comunque riuscirebbe ad ottenere un appartamento che, altrimenti, sarebbe rimasto sfitto e dall'altra parte c'è poi l'Amministrazione pubblica, l'ente proprietario che andrebbe a recuperare un appartamento a costo zero che sarebbe rimasto vuoto.

Con questo progetto di legge, come ha anticipato il consigliere Pettazzoni, affrontiamo anche il tema delle occupazioni abusive e delle morosità. Riteniamo, infatti, opportuno andare ad ampliare anche i compiti dell'Osservatorio regionale dandogli anche l'incarico di monitorare queste situazioni. Credo che sia assolutamente necessario per un ente pubblico tenere monitorati questi fenomeni per poi risolverli.

Da quanto ho capito durante la discussione che si è tenuta in Commissione III, c'è stata una piccola apertura per quanto riguarda la parte dell'autorecupero. Proprio a tal proposito, visto che mi pare di capire che è in programma una revisione della normativa regionale che interviene sull'edilizia residenziale pubblica – non so con che tempistiche, però mi pare di aver capito che è nei programmi della Giunta rivederla – visto che c'è stata proprio un'apertura e mi è stato detto che il tema dell'autorecupero si terrà in considerazione, ho presentato e abbinato a questo progetto di legge una risoluzione per impegnare la Giunta (c'è poi un emendamento della consigliera Rontini, che dopo magari illustrerà lei) a tenere in considerazione il tema dell'autorecupero in vista di una più complessiva revisione della normativa regionale.

È ovvio che avrei preferito ottenere una approvazione del progetto di legge, però capisco la logica dei numeri e quindi, essendo all'opposizione, mi devo accontentare. Piuttosto che niente, mi accontento di un mezzo risultato.

Anticipo già che accoglierò gli emendamenti presentati dalla consigliera Rontini e mi auguro che effettivamente questo tema possa comunque trovare un effettivo interesse da parte della Giunta regionale in fase di revisione della normativa.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Daniele Marchetti.

Ci sono altri iscritti a parlare in discussione generale congiunta sul progetto di legge e risoluzione?

Consigliera Montalti, prego.

 

MONTALTI: Intervengo per spiegare le motivazioni che ci hanno portato ad esprimere un parere contrario rispetto a questo PDL. I motivi sono sostanzialmente due, da un lato è vero che esistono degli alloggi che non sono stati destinati, ma qualora un alloggio non viene destinato è per lo più quando ha bisogno di interventi che sono strutturali e più consistenti rispetto a quegli interventi di bassa soglia, lo dico in questa maniera, che il PDL della Lega prevedeva.

Ci sembra che l'intento del progetto di legge non possa raggiungere quell'obiettivo specifico di rimettere in circolo alloggi non destinati. Così come, sempre parlando di risorse, chi accede agli alloggi ha l'ISEE estremamente basso. Per cui, anche la possibilità di poter realizzare degli interventi di bassa soglia, di basso costo ci sembra di difficile realizzazione.

D'altra parte, c'è un piano che la Regione sta portando avanti, attraverso le ACER e i Comuni, di recupero degli alloggi ERP. In particolare, tra il 2014 e il 2017 sono stati destinati 6,5 milioni di euro attraverso il Piano Casa nazionale e già realizzati quasi 600 interventi, proprio per riuscire a rimettere in circolo gli alloggi che avevano bisogno di manutenzione e di interventi di rimessa a norma.

Voglio anche dire – questo è un pezzo della discussione che avevamo fatto in Commissione – che il tema dell'autorecupero rimane, tuttavia, un tema interessante. Vorrei anche dirlo così, è una sfida di cure e di civiltà rispetto a chi utilizza gli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Effettivamente c'era stata da parte nostra un'apertura in un ragionamento che potesse superare la discussione e il confronto all'interno del PDL non mettendo, però, da parte il tema dell'autorecupero, ma cercando di inserirlo in altri strumenti normativi o nella revisione della legge, cercando di capire come poi effettivamente dare la possibilità all'ERP, agli inquilini e ai Comuni di poter realizzare e mettere in pratica questa sfida, che è una sfida che deve essere sostenuta, come anticipato, da chi nell'alloggio vive.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Montalti.

Consigliera Rontini, prego.

 

RONTINI: Grazie, presidente.

Intervengo solo per confermare che in una precedente seduta della Commissione Territorio Ambiente e Mobilità la vicepresidente Gualmini aveva annunciato di voler partire nel prossimo autunno con una revisione organica della legge n. 24 del 2001. Questo è uno dei motivi, oltre a quelli di merito che ha ben illustrato la consigliera Montalti, per cui abbiamo optato per un parere non favorevole in Commissione sul progetto di legge del consigliere Marchetti, con l'impegno, però, che ribadiamo volentieri anche in questa occasione, quando andremo ad affrontare quella revisione organica, ad impegnarci ad approfondire il tema dell'autorecupero perché è davvero interessante nella misura in cui la collega Montalti lo definiva come una sfida di cura e di responsabilità.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliera Rontini.

Consigliere Taruffi, prego.

 

TARUFFI: Grazie, presidente.

Visto che si fa riferimento a una proposta di modifica della legge n. 24 del 2001, relativamente alla quale, come ricordava adesso la consigliera Rontini, nei prossimi mesi sarà oggetto di una revisione più complessiva da parte della Giunta, colgo l'occasione per dire che uno degli elementi sui quali, secondo noi, è utile e importante mettere attenzione e focalizzarsi riguarda proprio la procedura rispetto alla manutenzione ordinaria degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Segnatamente parlo di quello che è il rapporto, almeno per quello che riguarda ACER Bologna, tra il soggetto ACER Bologna e il soggetto che è titolare delle manutenzioni, ACER Manutenzioni spa.

Penso che il rapporto che si è determinato e si è sviluppato in questi anni non sia un rapporto positivo, non sia un rapporto che va a vantaggio delle Amministrazioni comunali. Penso, anzi, che la modalità attraverso la quale sono organizzati oggi gli interventi di recupero, di riorganizzazione e di ristrutturazione degli alloggi, attraverso l'opera di ACER Manutenzioni spa sia da rivedere completamente.

Non è questa la sede. Avremo modo e tempo per discuterne in modo approfondito, però ci tenevo a fare questo passaggio a futura memoria, oggi per allora. Lo dico perché conosco abbastanza bene, anche per essermene occupato direttamente da amministratore locale, l'impianto di ACER Manutenzioni spa, l'impianto di recupero e di messa a norma degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Posso dimostrare, e lo dimostrerò nel corso del dibattito, che non è lo strumento più favorevole per le Amministrazioni comunali. Io credo che questo sistema debba essere ripensato, perché, di fatto, si determina – detto da me può apparire strano, però credo di poterlo motivare in modo molto evidente – una situazione di monopolio che non favorisce non solo il mercato, ovviamente, ma non è lo strumento più idoneo per dare risposte alle esigenze che abbiamo.

Credo che una delle ragioni per le quali gli alloggi di edilizia residenziale non vengono assegnati e per i quali si producono anche ritardi sta proprio nella catena che sta alla base degli interventi di manutenzione e di recupero degli alloggi. Ripeto, non è questa la sede, ma ci tenevo a fare questo passaggio perché nella discussione che affronteremo nei prossimi mesi questo dovrà essere uno dei punti dai quali partire per rivedere quella legge che, all'epoca, fissava degli obiettivi, degli obiettivi si dotava e dotava i Comuni di strumenti che, a distanza di sedici anni, possiamo tranquillamente verificare se siano i migliori o i più adeguati per gli obiettivi fissati.

Ripeto, circoscrivo l'osservazione alla realtà che conosco meglio, che è ACER Bologna. Al di là del gioco delle tessere dei presidenti dei Consigli di amministrazione, c'è un dato di merito sul quale inviterò tutti i consiglieri, a partire ovviamente dalla Giunta e dalla maggioranza, ad esaminare con la dovuta attenzione.

Dobbiamo creare le condizioni migliori su un settore così delicato e strategico affinché le risposte da parte del pubblico siano le più efficienti possibili.

In questo momento io penso che ACER Bologna, attraverso la filiera di ACER Manutenzioni spa, non stia assolvendo a questo compito.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Taruffi.

Consigliere Alan Fabbri, prego.

 

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