Regione (Archivio)

Risoluzione: esprimere solidarieta' all'On. Giorgia Meloni ed a condannare parole proferite nei suoi confronti

Data: 01/03/2017
Numero: 123
Soggetto: Assemblea

OGGETTO 4071

Risoluzione per impegnare la Giunta ad esprimere solidarietà all'On. Giorgia Meloni ed a condannare parole proferite nei suoi confronti. A firma dei Consiglieri: Bignami, Aimi, Foti

(Discussione e ritiro)

 

PRESIDENTE (Rainieri): Passiamo, quindi, alla risoluzione oggetto 4071 per impegnare la Giunta ad esprimere solidarietà all'onorevole Giorgia Meloni e a condannare parole proferite nei suoi confronti, a firma dei consiglieri Bignami, Aimi e Foti.

È aperta la discussione generale.

Ha chiesto la parola il consigliere Bignami. Prego.

 

BIGNAMI: Chiedo scusa, ma da uomo libero ho una refrattarietà con le tessere. Scherzo.

Si tratta di una risoluzione che nasce sulla base di affermazioni pronunciate da una signora, che qualcuno afferma essere anche una donna di televisione. Secondo me, è una persona che con queste affermazioni si è squalificata altamente. Si tratta di parole proferite nei confronti dell'onorevole Giorgia Meloni, persona che, al di là delle contrapposizioni politiche, è una leader che merita rispetto e che gode, in larga parte, anche dell'attenzione e della stima non solo di chi milita nel campo del centrodestra, ma anche di chi fa scelte su schieramenti opposti.

In questo senso, ho ritenuto doveroso sottoporre all'attenzione dell'aula una risoluzione finalizzata a fissare anche un perimetro di metodo culturale utile a ricordare che, per quanto uno scontro politico possa essere aspro e duro, alla fine, è da ricondurre in un alveo di contrapposizione e di confronto che, però, non deve superare il limite di una stortura e anche di un uso di lessico che vada al di là della contrapposizione politica fine a se stessa, sconfinando nell'insulto gratuito e del tutto privo di giustificazione.

Questa è la ratio complessiva della risoluzione sottoposta all'attenzione dei colleghi.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Do la parola alla consigliera Mori, prego.

 

MORI: Grazie, presidente.

Ringrazio il collega Bignami e i colleghi che hanno sottoscritto la risoluzione, perché ci danno l'occasione di sottolineare in Aula, qualora ce ne fosse bisogno, gli orientamenti e gli indirizzi che la nostra Regione ha assunto rispetto alle offese perpetrate oltre il merito delle situazioni e dei ruoli e, soprattutto, in questo caso specifico, nei confronti di una donna. Si può dire di tutto, si può essere in forte disaccordo e in netta opposizione con le sue opinioni, ma sicuramente si tratta di una donna non senza personalità e cervello.

Inalberarsi e sottolineare offese, soprattutto in direzione delle donne, in politica è un elemento che ritengo debba essere doverosamente sottolineato. Come ho avuto modo di anticipare al collega Bignami, per me diventa molto importante darci un orientamento metodologico sulla sottoposizione in Aula di queste sottolineature. Lo dico perché, chiaramente, visto che io amo una certa coerenza anche nell'approccio a questi temi, se noi sottoponiamo all'Aula tutti i casi, tanti e secolari, ormai, che si protrarranno all'infinito fino alla notte dei tempi (noi speriamo anche meno), di offese perpetrate nei confronti di donne in politica in modo sì fatto, potremmo essere veramente intasati nei nostri lavori d'Aula.

Come ho anticipato e ho chiesto al collega Bignami, sottolineando e convenendo sulla solidarietà, in questo senso, non solo per l'offesa diretta all'onorevole Meloni, ma in generale, simbolicamente, a tutte le donne che in politica gratuitamente vengono denigrate o anche soltanto mortificate nella loro personalità, sottolineando aspetti che non c'entrano nulla con il merito del loro stare ed essere in politica e in ogni ruolo esse vogliano ricoprire, ho chiesto di poterla ritirare ed eventualmente, come metodo, per non essere silenti e inerti, di utilizzare eventualmente la Commissione parità per quelle segnalazioni che, anche come presidente di Commissione, potrei fare all'indirizzo, semmai, eventualmente anche di giornali. In un'occasione in particolare, mi è capitato di segnalare un'offesa registrata su un giornale, il cui direttore è stato costretto, dall'Ordine dei giornalisti ovviamente, a scusarsi pubblicamente in televisione per l'offesa recata. Quindi, la richiesta di ritiro della risoluzione in oggetto deriva proprio dalla necessità di non creare un precedente di sovraccarico dell'Aula, tuttavia con la disponibilità di individuare uno strumento che dia comunque conto di queste abitudini assolutamente non condivisibili e sessiste. Grazie.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliera Mori.

Ha chiesto di parlare il consigliere Aimi, prego.

 

AIMI: Grazie, presidente. Intervengo solo per dire che avrei firmato la stessa risoluzione anche se fosse stata fatta nei confronti dell'onorevole signor Giorgio Meloni, perché non faccio distinzioni. Se è un'offesa, è un'offesa.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Aimi.

La parola al consigliere Foti, prego.

 

FOTI: Prendo la parola solo per dire che il collega Bignami, come il collega Aimi e come chi vi parla intendono accogliere l'invito della consigliera Mori al ritiro.

Penso che fondamentalmente la risoluzione avesse l'obiettivo di sottolineare come sia del tutto gratuito nella lotta politica inserire elementi che riguardano la fisicità delle persone. Scendere sul piano dello scontro politico ci sta. Personalmente, tante volte mi sono sentito tacciare di fascista. Ho sempre dato dell'adulatore a coloro i quali me l'han detto. Non l'ho mai considerata né la considero un'offesa. Quindi, non è quello l'argomento. Se, invece, uno mi desse del "panzone", mi darebbe più fastidio. È vero, ma mi dà più fastidio, perché non vedo per quale ragione, avendo una disponibilità così vasta di insulti impossibili, si debba andare sul piano fisico. E lo dico soprattutto perché la cosa che più mi ha dato fastidio è che è avvenuto da una donna su una donna. È un eccesso di cattiveria inutile. Oltretutto, se pensiamo che viene da una donna su una donna che ha ultimato da poco una gravidanza, penso anche che, oltre a essere squalificante, è anche una dimostrazione di scarsa sensibilità. Però, cosa volete: da quella bocca non può uscire altro che quello.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Foti.

Non ho più interventi in discussione generale.

Consigliere Bignami, prego.

 

BIGNAMI: Come ha anticipato il collega Foti, in considerazione anche della posizione della presidente della Commissione, che tra l'altro a questo punto sarebbe importante riportare in uno scritto, da poter poi indirizzare allo stesso onorevole Meloni per rappresentare la posizione di un organo che costituisce l'espressione dell'Assemblea legislativa, con la finalità dalla stessa presidente indicata, procediamo a ritirare la risoluzione in oggetto.

Mi preme soltanto evidenziare un aspetto. Come già ribadito dalla collega Mori, se un domani si dovessero presentare situazioni simili, visto che in passato abbiamo avuto a che fare con ordini del giorno e prese di posizione per altri europarlamentari magari del PD che qualcuno riteneva offesi da parole proferite da qualcun altro, si dovrà adottare questa stessa prassi anche in futuro.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Grazie, consigliere Bignami.

Consigliere Bignami, solo una precisazione: la ritira e la ripresenta in Commissione o la ritira?

 

BIGNAMI: La ritiro.

 

PRESIDENTE (Rainieri): Benissimo. Grazie, consigliere Bignami.

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TommasoFoti
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