Camera

Odg al DDL recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina - Salvaguardare gli aeroporti 'minori'

Data: 18/05/2022
Numero: 9/3609/48 / Ordine del giorno
Soggetto: Camera dei Deputati
Data Risposta: 18/05/2022

Disegno di legge: S. 2564 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina (Approvato dal Senato) (A.C. 3609)

La Camera, 

premesso che: 

la crisi internazionale attualmente in corso, nonché l'aumento esponenziale dei costi dell'energia, ha oltremodo penalizzato il settore del trasporto aereo; 

gli aeroporti cosiddetti « minori », in particolare, erano già stati fortemente penalizzati dalla pandemia da COVID-19 in ragione delle misure di contenimento adottate dalle Autorità, dalla ridotta mobilità di persone, dalle chiusure e dalle restrizioni di viaggio, 

impegna il Governo 

ad assumere con la massima urgenza ogni utile iniziativa, eventualmente prevedendo anche un adeguato stanziamento di risorse economiche, volta ad assicurare la continuità dei servizi necessari al funzionamento degli aeroporti « minori » a seguito della crisi economica internazionale, così evitando che, proprio nel periodo del maggiore utilizzo degli stessi, si possa determinare un'interruzione del servizio reso. 

Ordine del giorno sottoscritto dai parlamentari: Foti, Silvestroni, Galantino, Zucconi, Caretta, Marco Di Maio.

Nel corso della seduta della Camera del 18 maggio 2022 l'Ordine del giorno è stato modificato così come di seguito



La Camera, 

premesso che: 

la crisi internazionale attualmente in corso, nonché l'aumento esponenziale dei costi dell'energia, ha oltremodo penalizzato il settore del trasporto aereo; 

gli aeroporti cosiddetti « minori », in particolare, erano già stati fortemente penalizzati dalla pandemia da COVID-19 in ragione delle misure di contenimento adottate dalle Autorità, dalla ridotta mobilità di persone, dalle chiusure e dalle restrizioni di viaggio, 

impegna il Governo 

ad assumere con la massima urgenza ogni utile iniziativa, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica, volta ad assicurare la continuità dei servizi necessari al funzionamento degli aeroporti « minori » a seguito della crisi economica internazionale, così evitando che, proprio nel periodo del maggiore utilizzo degli stessi, si possa determinare un'interruzione del servizio reso. 

Nella seduta del 18 maggio, stante la riformulazione, l'Ordine del giorno è stato accolto

DIBATTITO IN AULA

TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, la formula di rito con la quale il Governo chiede ormai su tutti gli ordini del giorno di poter trovare un consenso, utilizzando la perifrasi "a valutare l'opportunità di", andrebbe quantomeno collocata tenendo presente gli argomenti che vengono qui trattati, perché si chiede di valutare l'opportunità di intervenire in un decreto che si è occupato di tutto meno che degli aeroporti minori, e di valutare l'opportunità di intervenire, anziché assumere l'impegno di intervenire. Tra l'altro, chiunque abbia letto l'ordine del giorno sa bene che l'incidentale lascia di valutare già al Governo se assumere anche provvedimenti che abbiano una valenza di natura economica, ma non si dice di destinare risorse. Si dice semplicemente di intervenire per impedire che, alla luce del combinato disposto della crisi del COVID e dell'attuale crisi politico-geopolitica, gli aeroporti minori non abbiano la possibilità di continuare la loro attività, e quindi le società di gestione siano costrette a chiudere. Non penso che sia un problema da poco: valutiamo il fatto del collegamento con le isole, valutiamo aeroporti, come quello, ad esempio, di Parma, che, soprattutto nel periodo estivo, hanno dei voli specifici verso l'estero, verso la Sardegna, verso alcune destinazioni, verso la Sicilia (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), che automaticamente alleggeriscono il carico di passeggeri che vi è in abbondanza su altri aeroporti, tipo quello di Orio al Serio, giusto per fare un esempio. E allora mi permetto di dire al rappresentante del Governo: posso anche capire che si voglia a tutti i costi far battere il record di passeggeri all'aeroporto di Bologna, però guardate che fisicamente l'aeroporto di Bologna è arrivato al massimo della possibilità di ospitare voli. Quindi, quello che si fa in più, lo si fa semplicemente facendo trascorrere - e mi riferisco ai passeggeri - pomeriggi e serate intere negli aeroporti. Non è che aumentino i voli, perché quelli sono e quelli restano. Assumere, allora, un impegno a favore degli aeroporti minori non mi sembra sia un problema così gigantesco, come qualcuno ritiene, utilizzando la formula "a valutare l'opportunità di". Mi permetto di chiedere una cosa al rappresentante del Governo: se ritenete che il problema esista, allora ve ne dovete far carico. Se, viceversa, ritenete che il problema non esista, allora non ne dovete valutare nemmeno l'opportunità. Dite semplicemente: "non ci interessano gli aeroporti minori" e noi andiamo avanti ugualmente. Ma questa formula - lo dico sinceramente - mi pare non si adatti all'argomento in questione, ragion per cui, nel caso in cui il Governo non intenda trovare una formulazione diversa da quella individuata, ossia "valutare l'opportunità di", chiedo di porre in votazione questo ordine del giorno, così che ognuno si assuma le responsabilità del caso (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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