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Bacino idrografico del fiume Adda e del lago di Como e progetto ADDApt; quali tempi per le nuove concessioni?

Data: 27/07/2021
Numero: 5-06508 / Interrogazione a risposta in commissione
Soggetto: MINISTRO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Data Risposta: 28/07/2021

Per sapere – premesso che: 

lunedì 12 luglio 2021 il progetto Addapt, finanziato dalla regione Lombardia e redatto dal Politecnico di Milano e dall'Università degli Studi di Milano, è stato presentato a Villa Gallia, sede della provincia di Como, alla presenza del Ministro interrogato e della sottosegretaria Ilaria Fontana; 

il progetto prevede la definizione di strategie per la gestione ottimale delle risorse idriche del bacino idrografico del fiume Adda e del Lago di Como e lo studio di diverse misure di adattamento al cambiamento climatico in corso, attraverso l'implementazione di un laboratorio numerico in grado di simulare, in maniera integrata, l'intero sistema del bacino del fiume Adda e del Lago di Como, dagli invasi idroelettrici, ai territori rivieraschi fino ai distretti irrigui e di individuare strategie ottime e misure di adattamento robuste; 

il Ministro interrogato ha espresso l'interesse del Ministero competente rispetto al progetto, rilevando – in particolare – la possibilità di replicare strumenti e metodologie sviluppate per il Lago di Como in altre situazioni analoghe e sottolineando l'importanza cruciale, in questo momento, del processo di revisione e rinnovo delle concessioni per lo sfruttamento della risorsa idrica ai fini idroelettrici; 

al riguardo, l'assessore Sertori ha ribadito come regione Lombardia, con la recente legge regionale 8 aprile 2020, n. 5, promuove un approccio integrato per la definizione di tali concessioni, all'interno del quale si pone il progetto ADDApt. Il Ministro interrogato ha, inoltre, proposto di approfondire gli aspetti tecnici del progetto con Sogesid, la società in house del Ministero della transizione ecologica, competente in materia –: 

quali siano prevedibilmente i tempi di attuazione del citato processo di revisione e rinnovo delle concessioni per lo sfruttamento della risorsa idrica ai fini idroelettrici e per l'approfondimento del progetto ADDApt con Sogesid.

Interrogazione sottoscritta dai parlamentari: Foti, Butti e Rachele Silvestri. 

RISPOSTA

La Sottosegretaria di Stato Vannia GAVA, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati di seguito.

Gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione su un progetto per la gestione ottimale delle acque del fiume Adda e del lago di Como, nell'ambito del più generale processo di revisione e rinnovo delle concessioni per lo sfruttamento della risorsa idrica a fini idroelettrici. Come correttamente ricordato, la presentazione di tale progetto è avvenuta lo scorso 12 luglio, alla presenza anche del Ministero della transizione ecologica. Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione Lombardia e pregevolmente redatto dal Politecnico di Milano, di sicuro interesse per la tutela dell'ambiente e sul quale il Ministero non mancherà di prestare la propria attenzione, anche a fini di benchmarking, rispetto a situazioni analoghe sul resto del territorio italiano. Posso confermare che vi è l'intenzione di coinvolgere la società in house SOGESID nell'attività di approfondimento degli aspetti tecnici del progetto. Tale coinvolgimento dovrà tuttavia tenere conto del fatto che la società in parola è attualmente al centro di una profonda revisione organizzativa (richiamo al riguardo le previsioni del recente decreto-legge n. 92/2021). Per quanto riguarda, poi, il più generale tema della revisione e del rinnovo delle concessioni in essere, va qui richiamato che – in base alla normativa nazionale in tema di affidamenti concorrenziali – la riassegnazione dei beni affidati in concessione dalle Regioni dovrà avvenire entro il 31 luglio 2024 (si tratta di una data-limite fissata, come è noto, per l'intero territorio nazionale dall'articolo 12 del decreto legislativo n. 79/1999), in tal modo coniugando le generali esigenze di tutela della concorrenza con la concomitante esigenza per i gestori di godere di un adeguato periodo di décalage prima del termine legale delle concessioni stesse. 



Alessio BUTTI (FDI), replicando, si dichiara soddisfatto per la risposta, anche se avrebbe auspicato maggiore chiarezza sulla seconda parte, riferita al delicato tema delle concessioni. In ogni caso esprime l'attesa delle comunità locali per le iniziative annunciate dal Ministero e dalle istituzioni locali, essendoci piena consapevolezza dell'importanza del progetto. Esprime l'auspicio che il buon esito delle azioni intraprese possano essere da esempio anche per altre realtà in cui occorre conciliare le diverse e talvolta contrapposte esigenze delle aziende idroelettriche con quelle degli agricoltori nella gestione della risorsa idrica.

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TommasoFoti
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