Numero: 5-08018 / Interrogazione a risposta in commissione
Soggetto: MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Data Risposta: -
Per sapere – premesso che:
al momento, nessun incentivo è stato previsto per le concessioni pubbliche in corso di esecuzione in data ancora antecedente la pandemia da Covid-19, almeno con riguardo alla possibilità di rivedere i prezzi dei materiali per la parte eccedente il cinque per cento di rincaro rispetto al prezzo rilevato nell'anno di presentazione dell'offerta e in ogni caso non superiore ad un anno;
il Def 2022 stima un netto ridimensionamento delle aspettative di crescita del Paese, dovuto sostanzialmente all'inflazione e al peggioramento delle variabili esogene, tra le quali spiccano i prezzi elevati delle materie prime e dell'energia, secondo una tendenza che negli ultimi mesi ha subito un'impennata, ma che era già iniziata per effetto della ripresa economica post-pandemia da Covid-19;
l'impatto negativo del conflitto in Ucraina sulla fiducia delle famiglie e delle imprese ha contribuito ad aggravare il taglio alla previsione della crescita reale del Paese per il 2022;
dal lato delle imprese con lavori in corso di esecuzione, in particolare, il problema del caro-prezzi dei materiali sta già rallentando i cantieri delle società che effettuano i lavori appaltati dai concessionari di lavori pubblici, centrali per la realizzazione delle opere finanziate con il Piano nazionale di ripresa e resilienza;
in un provvedimento di prossima emanazione risulterebbe che il Governo sarebbe orientato a stanziare risorse per remunerare chi sta consegnando opere pubbliche a prezzi più alti, per effetto del costo dell'energia e delle materie prime e chi concorrerà a bandi per opere pubbliche nei prossimi mesi;
se intenda chiarire quale soluzione il Governo stia studiando per consentire anche ai concessionari di lavori pubblici e servizi in corso di esecuzione di fare fronte agli incrementi dei costi delle materie prime, sia dal lato dell'amministrazione concedente sia dal lato dei propri fornitori, selezionati con procedure a evidenza pubblica, al fine di scongiurare il rischio di un forte rallentamento dei cantieri e, quindi, di ritardi sui progetti di infrastrutturazione del Paese.
Interrogazione sottoscritta dai parlamentari: Foti, Butti e Rachele Silvestri.