MELONI ESULTA PER ANCONA «NON CI SONO PIÙ ROCCAFORTI» SALVINI IRONIZZA: «È SCHLEIN»
Il centrodestra fa cappotto ai ballottaggi: torna a vincere in Toscana, strappa Ancona, città governata da oltre 30 anni da amministrazioni di centrosinistra, e si afferma anche a Brindisi. Il Pd è in crisi ed Elly Schlein riconosce la sconfitta netta. Il M5S riflette e a caldo non spende dichiarazioni per commentare il risultato delle urne. Alla fine, tenendo conto dei risultati della prima tornata, la maggioranza trionfa con un evidente 11 a 4. Invece a Terni ha vinto un candidato autonomo. C'è stato un ulteriore calo dell'affluenza, ma i dati sembrano smentire il tabù secondo cui il doppio turno aiuterebbe i candidati del centrosinistra. Un voto che conferma una lunga luna di miele tra l'esecutivo e il Paese. I dati locali rafforzano l'attività del governo e mettono in difficoltà le opposizioni, consolate solo dalla conquista di Vicenza. Il centrosinistra salva anche Trapani. Sempre in Sicilia Ragusa e Catania vanno al centrodestra, mentre per Siracusa sarà necessario il ballottaggio. Giorgia Meloni esulta postando un video: «Abbiamo ottenuto buoni risultati e qualche vittoria che potrebbe definirsi storica come ad Ancona a conferma del fatto che non esistono più le roccaforti. Il centrodestra – prosegue la premier – vince queste elezioni amministrative e conferma il suo consenso tra gli italiani, il suo radicamento, la sua forza». «Non c'è che dire: un ottimo Effetto Schlein», ironizza su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini. Anche il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti canta vittoria legando il successo nei comuni all'azione dell'esecutivo: «Gioco, partita, incontro». Anche lui punzecchia la segretaria dem: «A livello nazionale e nei territori siamo considerati credibili e affidabili, alla faccia dell'effetto Schlein che a quanto pare sta condannando il Pd a un precoce quanto inevitabile dissolvimento». Esulta anche Forza Italia: «Un risultato straordinario – ribadisce Antonio Tajani – che rafforza il governo». La leader Dem ammette la disfatta: «È una sconfitta netta. Il vento a favore delle destre – spiega Elly Schlein – è ancora forte e c'è ancora. Sapevamo che sarebbe stata difficile, ci vuole tempo per costruire un centrosinistra vincente. Il fatto che il Pd sia il primo partito nel voto di lista non è una consolazione». Quindi lancia un appello alle altre forze politiche a collaborare: «È evidente che da soli non si vince. C'è da ricostruire un campo alternativo, che credibilmente contenda alla destra la vittoria. Ma la responsabilità di costruire questo campo – sottolinea Schlein – non riguarda solo il Pd».
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