«La Fiera di San Giuseppe è per noi l'evento più importante dell'anno. Ci lavoriamo tanto e lo facciamo per poter dare un momento di risalto, di importanza al mondo agricolo e per valorizzare le eccellenze del nostro territorio». Così il sindaco Luigi Merli ha spiegato prima di tagliare il nastro tricolore con cui è stato inaugurato l'evento magiostrino. «In questo momento di protesta, di forte agitazione del settore, credo sia importante far capire a tutti - ha proseguito - quello che è il valore del settore agricolo e quello che ci da. Gli agricoltori devono essere messi nella condizione di investire, di avere giusti profitti, i giusti prezzi, di vedere riconosciuto correttamente il valore della produzione agricola ed enogastronomica». Tanti sono i primi cittadini e gli amministratori piacentini, i rappresentanti delle associazioni agricole, delle forze dell'ordine e i politici che hanno partecipato al momento. La Fiera è stata aperta dall'esibizione del gruppo bandistico 'La magiostrina', che quest'anno festeggia i vent'anni di conduzione del maestro Gianluca Bondi, e benedetta del parroco don Paolo Chiapparoli. Il corteo ha poi fatto tappa agli stand di Campagna Amica di Coldiretti e del Consorzio Tutela del Grana Padano, è proseguito, costeggiando il luna park, verso il Corte food per concludere con un aperitivo curato dal gruppo Alpini davanti alla chiesa dell'Annunziata aperta in via straordinaria dall'associazione Templari d'Italia. Le autorità sono inoltre state intervistate dagli studenti dell'Istituto Comprensivo 'Terre del Magnifico' che con la loro web radio hanno commentato la manifestazione. «Abbiamo fatto una fiera migliorata: abbiamo un'immagine stupenda, di un parco macchine speciali. Mai visto prima », ha commentato con orgoglio il consigliere Gianluigi Repetti, che da 50 anni vive l'evento magiostrino. La senatrice Elena Murelli ha sottolineato: «Sappiamo quanto i nostri agricoltori fanno per la qualità dei loro prodotti e la bontà delle loro attività, quindi è importante valorizzare questo. Così com'è fondamentale valorizzare i giovani agricoltori: da loro va avanti il futuro e il settore dell'agricoltura. Per loro il Parlamento ha messo a disposizione incentivi per stimolare sempre di più i ragazzi ad avvicinarsi al mondo agricolo». L'onorevole Tommaso Foti ha aggiunto: «Sono 542 anni che c'è questa manifestazione, segno che se anche le persone e le amministrazioni cambiano, l'agricoltura rimane. La terra da noi è quella agricola, quella che ha consentito ad intere generazioni di avere soddisfazione, di migliorare le produzioni e avere un livello di meccanizzazione che è all'avanguardia nel mondo. Il lavoro nei campi è esperienza, amore, passione, è il lavoro che ha contraddistinto intere generazione che si sono passate il testimone».
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