Regione (Archivio)

Abbattimento barriere architettoniche: soldi Regione insufficienti, la Giunta prema sul Governo

Data: 14/12/2015
Numero: 1785
Soggetto: Assessore trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale
Data Risposta: 02/02/2016

Per sapere, premesso che:- la legge 9 gennaio 1989, n. 13, recante "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati" prevede all'articolo 9 la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti, anche se adibiti a centri o istituti residenziali per l'assistenza ai portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ivi compresa la cecità, ovvero quelle relative alla deambulazione e alla mobilità, coloro i quali abbiano a carico i citati soggetti ai sensi dell'articolo 12 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nonché i condomini ove risiedano le suddette categorie di beneficiari; 

l'articolo 10 della predetta Legge n.13/1989 prevede che "E' istituito presso il Ministero dei lavori pubblici il Fondo speciale per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati". Detto Fondo dovrebbe essere annualmente ripartito tra le regioni richiedenti con decreto del Ministro dei lavori pubblici in proporzione del fabbisogno indicato dalle Regioni stesse e quest'ultime, a loro volta, dovrebbero ripartire le somme assegnate tra i comuni richiedenti; 

nei fatti, da alcuni anni, indipendentemente dalle forze politiche al Governo, il Fondo speciale che qui interessa non viene finanziato, sicché nelle varie Regioni risultano inevase migliaia e migliaia di richieste di erogazione del contributo a fondo perduto da utilizzare per le meritorie attività più sopra indicate; 

la Regione Emilia-Romagna, con la legge regionale 08 agosto 2001, n. 24 e - in particolare - l'articolo 56, così come modificato dalla legge regionale 13 dicembre 2013 n. 24, ha istituito il Fondo regionale per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche. Con deliberazione n. 171 del 17/02/2014, successivamente modificata con deliberazione n. 1272 del 23/7/2014, ha disciplinato il funzionamento detto fondo regionale per l'eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche, adeguandolo ai contenuti della Legge Regionale n. 24/2013;

per il corrente anno risultano stanziati due milioni di euro a valere sul detto fondo, che dovrebbero soddisfare le 468 richieste pervenute al riguardo dai Comuni della Regione. Nei fatti, tuttavia, come confermato di recente dal Presidente della Giunta Regionale "il fabbisogno nel 2015 supera i 34 milioni di euro per quasi 8mila domande, e la Regione da sola non è in grado di fare fronte a tutto». Detta situazione è emersa chiaramente in occasione della risposta resa dal Presidente a due portatori di menomazioni residente a Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara; 

se la Giunta Regionale ritenga doveroso rappresentare al Governo - in ragione anche dell'imminente approvazione da parte del Parlamento della Legge di stabilità 2016 - con la fermezza e la decisione che la situazione richiede, la situazione non più tollerabile che determina in Emilia-Romagna (la stessa, con le dovute proporzioni, avvertita da tutte le Regioni Italiane) l'omesso rifinanziamento del Fondo speciale per l'abbattimento e il superamento delle barriere architettoniche istituito dalla Legge statale n.13/1989; 

se il Presidente della Regione Emilia-Romagna, nella sua veste di Presidente della Conferenza Stato Regioni, intenda porre all'ordine del giorno della Conferenza stessa la questione sopra rappresentata che, sempre più, assume le caratteristiche dell'emergenza più che dell'urgenza.

Tommaso Foti

DIBATTITO IN ASSEMBLEA LEGISLATIVA

OGGETTO 1785

Interpellanza circa le azioni da attuare per porre all'ordine del giorno della Conferenza Stato Regioni la situazione riguardante l'abbattimento delle barriere architettoniche, ed in particolare il rifinanziamento del relativo Fondo speciale. A firma del Consigliere: Foti

(Svolgimento)

 

PRESIDENTE (Soncini): Passiamo all'oggetto 1785.

Risponde l'assessore Donini.

La parola al consigliere Foti per l'illustrazione dell'interpellanza. Prego.

 

FOTI: Signor presidente, come sempre, rinuncio all'illustrazione.

Vorrei intervenire, invece, sull'oggetto 1759. Onde evitare che abbia una stagionatura consolidata, essendo previsto dal Regolamento che in Aula si dovrebbero discutere solo le interpellanze per le quali, essendo stata comunicata la risposta, l'interrogante ne chiede la discussione, se mi inviate la risposta, io evito di discuterla in Aula e la considero conclusa.

 

PRESIDENTE (Soncini): Va bene, ne prendiamo nota.

Rinuncia, dunque, all'illustrazione dell'oggetto 1785.

La parola all'assessore Donini per la risposta. Prego.

 

DONINIassessore: Grazie, presidente.

Con riferimento all'interpellanza di cui all'oggetto, si precisa che il fabbisogno di 34.197.000 euro per 7.824 domande è a carico - come sostiene l'interpellante - del Fondo nazionale, di cui alla legge 13/1989. Il fabbisogno a carico del bilancio regionale relativo al Fondo regionale, di cui all'articolo 56 della legge regionale 24/2001, invece, è di 2.056.000 euro per 468 domande.

Per quanto riguarda la legge 13/1989, recentemente - questo è quello che mi sento di riferire al consigliere Foti - la Regione Emilia-Romagna ha inviato una nota, a firma della vicepresidente della Giunta, Elisabetta Gualmini, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, evidenziando lo stato di grave disagio dei disabili che da anni attendono di vedere soddisfatte le proprie domande di contributo e l'impossibilità, da parte della Regione, di sostenere economicamente il fabbisogno che si è negli anni accumulato. Nella nota si è chiesto al Ministero di prendere in considerazione il rifinanziamento del Fondo nazionale da parte del bilancio statale.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, assessore Donini.

La parola al consigliere Foti per la replica. Prego.

 

FOTI: Io approfitto della presenza del presidente della Regione, che è anche presidente della Conferenza Stato-Regioni...

 

(interruzioni del presidente Bonaccini)

 

Mi permetta, presidente. È una questione importante, invece. Non se ne abbia a male. Non è un titolo di demerito. È un titolo di merito, secondo me, essere il presidente della Conferenza Stato-Regioni, anche perché ha avuto illustri predecessori come Formigoni.

Io mi permetto di far presente al presidente Bonaccini che quasi tutti i Governi se ne sono fregati della legge 13/1989. Vi era un fondo statale effettivamente importante per eliminare le barriere architettoniche. A un certo punto, è diventato di moda azzerare quel fondo portando tutte le croci sulle Regioni. Questa modalità, secondo me, non è molto corretta, neanche sotto il profilo istituzionale. La Regione può stanziare nell'ambito di un bilancio che ha un margine di manovra limitato. Anziché continuare battaglie antipatiche su chi è più tutore dei portatori di handicap e chi partecipa a più marce per favorirli, basterebbe che il Governo decidesse di rifinanziare, come una volta, questo fondo.

Questa volta mi rivolgo al presidente Bonaccini nella sua veste di presidente della Regione Emilia-Romagna. Lei stesso sa bene di essere stato investito del caso - nel cui ambito ha risposto - di Vigarano Mainarda, in provincia di Ferrara. Signor presidente, lei molto correttamente ha detto: "Il fabbisogno nel 2015 supera i 34 milioni di euro per quasi 8.000 domande e la Regione da sola non è in grado di fare tutto". Io prendo atto della nota che è stata inviata al Ministro Delrio. Mi pare che sia una nota opportuna di sollecitazione. Mi auguro che il Governo - qualsiasi Governo, indipendentemente dalla propria bandierina politica - si ricordi che questo non era un fondo per lo spettacolo, ma un fondo per persone che hanno difficoltà oggettive a muoversi per raggiungere uffici e altri luoghi. Mi auguro, altresì, che vengano sistemate le abitazioni. Molti di questi interventi sono fatti all'interno delle abitazioni per dotarle di un elevatore in grado di portare la carrozzella nell'ascensore o nel montacarichi.

Io penso che sia una finalità nobile. Mi auguro soltanto di ottenere migliori risultati di quelli che non ho ottenuto negli anni precedenti in altra sede, che non era quella della Regione.

 

PRESIDENTE (Soncini): Grazie, consigliere Foti.



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