Regione (Archivio)

Servizio idrico integrato, nuova normativa nazionale ed operato di ATERSIR.

Data: 18/09/2015
Numero: 1293
Soggetto: ASSESSORATO DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA, PROTEZIONE CIVILE, POLITICHE AMBIENTALI E DELLA MONTAGNA
Data Risposta: 10/11/2015

INTERPELLANZA 
ex articolo 115 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna. 

Per sapere, premesso che:- 

l'articolo 7, comma 1, lett. i), del Decreto Legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014, n.164, ha apportato sostanziali modifiche all'articolo 172 del Decreto Legislativo n.152 del 3 aprile 2006, sostituendo gli originari commi da 1 a 5 con gli attuali commi 1, 2, 3, 3-bis, 4 e 5, in merito agli affidamenti del servizio idrico integrato. In particolare, il comma 4 recita: "Qualora l'ente di governo dell'ambito non provveda nei termini stabiliti agli adempimenti di cui ai commi 1, 2 e 3 o, comunque, agli ulteriori adempimenti previsti dalla legge, il Presidente della regione esercita, dandone comunicazione al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e all'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, i poteri sostitutivi, ponendo le relative spese a carico dell'ente inadempiente, determinando le scadenze dei singoli adempimenti procedimentali e avviando entro trenta giorni le procedure di affidamento. In tali ipotesi, i costi di funzionamento dell'ente di governo riconosciuti in tariffa sono posti pari a zero per tutta la durata temporale dell'esercizio dei poteri sostitutivi. Qualora il Presidente della regione non provveda nei termini così stabiliti, l'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico, entro i successivi trenta giorni, segnala l'inadempienza al Presidente del Consiglio dei Ministri che nomina un commissario ad acta, le cui spese sono a carico dell'ente inadempiente. La violazione della presente disposizione comporta responsabilità erariale." in data 14 novembre 2014, tramite PEC (PG/2014/0430335), la Direzione generale Ambiente chiedeva ad ATERSIR di "fornire entro e non oltre il 31 dicembre 2014 un quadro completo e dettagliato degli affidamenti del servizio idrico integrato per l'intero ambito ottimale regionale" per valutarne la conformità con la nuova normativa; nell'ambito di tale comunicazione, in particolare, veniva richiesto ad ATERSIR di chiarire "lo stato per le seguenti gestioni: IREN Piacenza, IREN Reggio Emilia e HERA Rimini, per le quali è scaduto l'affidamento; 

AST: Comuni di Maiolo e Riolunato, per i quali risulta una gestione in economia ai sensi dell'ex comma 5 dell'art. 148 del D.Lgs. n. 152/06; Comuni di Fanano, Fiumalbo, Montese, Granaglione e Lizzano Belvedere; 

Acque Potabili; Matilde Servizi." La detta nota aggiungeva testualmente: "Devono inoltre essere segnalate tutte le eventuali situazioni non conformi alla normativa e non ricomprese nell'elenco di cui sopra, nonchè le gestioni per le quali non vi sia una Piano d'ambieto vigente". In ordine al contenuto della nota in questione, non resta allo scrivente che desumere che già la Direzione generale Ambiente fosse a conoscenza dello stato di non conformità alla legge, relativo alle posizioni specificatamente elencate; 

con lettera del 31 dicembre 2014, PG/2014/0514007, il Direttore di ATESIR rispondeva soltanto in merito alle gestioni precedentemente segnalate dalla Regione, omettendo di fornire il quadro complessivo richiesto dalla Regione; con PEC del 5 marzo 2015 indirizzata ad ATESIR, la Direzione regionale Ambiente (5 marzo 2015, PG/2015/0139681), sottolineava che "le informazioni fornite in risposta alla richiesta PG/2014/0430335 del 14 novembre 2014 risultano insufficienti ed incomplete" ed ancora "non sono stati forniti un quadro completo e dettagliato degli affidamenti del servizio idrico integrato per l'intero ambito ottimale regionale, l'informazione dell'esistenza o meno di altre situazioni non conformi alla normativa, oltre a quelle individuate esplicitamente nella richiesta, nonché l'indicazione delle gestioni per le quali non vi sia un Piano d'ambito vigente"; 

con lettera del direttore (PG/2015/0159582 del 13 marzo 2015) ATERSIR attestava la conformità alla normativa nazionale di tutte le gestioni del territorio regionale ad eccezione di quelle precedentemente evidenziate nella precedente comunicazione del 31 dicembre 2014, PG/2014/0514007. In riferimento alle gestioni scadute veniva precisato che "saranno sottoposte al Consiglio d'Ambito le azioni da intraprendere a seguito della mancata assunzione, nei Consigli locali di Piacenza, Reggio Emilia e Rimini, degli atti propedeutici all'affidamento del servizio idrico integrato..."; 

la presenza di ulteriori atti o di nuove comunicazioni, pur richiesta in sede di Commissione assembleare in data 2 settembre 2015, a tutt'oggi non è pervenuta inducendo lo scrivente a dedurre la mancanza di ulteriore e più recente attività al riguardo; il comma 1 dell'articolo 172 (Gestioni esistenti) del D.Lgs. 03/04/2006, n. 152 e s.m.i. prevede il termine perentorio del 30 settembre 2015 per adeguare le gestioni esistenti alla nuova normativa; 

per quali ragioni, a mesi di distanza, ancora non siano disponibili risposte complete in ordine alla compatibilità delle gestioni esistenti rispetto alla nuova normativa nazionale; 

quale giudizio intenda formulare la Giunta regionale in ordine all'operato di ATERSIR; 

se il Presidente della Regione intenda esercitare i poteri sostitutivi previsti dal comma 4 dell'articolo 172 del Decreto Legislativo 03/04/2006, n. 152 e s.m.i.

RISPOSTA 
(è fornita la sola risposta scritta, mentre in allegato vi è la risposta, del Direttore Generale del settore ambiente e difesa del suolo e della costa Giuseppe Bortone, rivolta al Ministero dell'Ambiente)

In risposta all'interpellanza in oggetto si comunica che si è a conoscenza delle difficoltà di ATERSIR nello svolgimento delle proprie funzioni, in particolare relativamente all'avvio delle procedure per i nuovi affidamenti dei servizi, come evidenziato anche nella Relazione sull'attuazione e sugli effetti della L.R. n. 23 del 2011 (ex art. 14, comma 1, L.R. n. 23 del2011) inviata all'Assemblea regionale. 

La necessità di un rafforzamento della governance di ATERSIR, al fine di renderla maggiormente efficiente ed efficace, risulta quindi evidente. Il programma di Legislatura, peraltro, prevede tra le priorità del mandato il rafforzamento della struttura tecnica e dell'autorevolezza complessiva di ATERSIR. 

Si sottolinea al riguardo che la legge regionale n. 13 del 2015 di riforma del sistema di governo regionale prevede all'art. 22 che nella fase di riordino il personale della Città metropolitana di Bologna e delle Province necessario allo svolgimento delle funzioni assegnate ad ATERSIR sia trasferito all'Agenzia stessa.

Inoltre, si ricorda che il 30/9/2015, in sede di approvazione della legge regionale n. 16 del 2015, l'Assemblea ha approvato un ordine del giorno (oggetto n. 1367) con il quale impegna la Giunta regionale a rafforzare ATERSIR per renderla più efficace nella pianificazione dei servizi, nell'implementazione dei nuovi progetti a partire dalla tariffa puntuale, nello sviluppo delle azioni di monitoraggio e controllo costante dei servizi e dei gestori. 

Per quanto attiene le gestioni del servizio idrico integrato si allega la risposta inviata al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in relazione monitoraggio del processo di riordino del servizio previsto dal D.L. n. 133 del2014. 

Relativamente a quanto previsto dall'art. 172, comma 4, del D.Lgs. n. 152 del 2006 il Presidente della Regione valuterà la necessità di esercitare i poteri sostitutivi in seguito all'acquisizione del cronoprogramma delle attività relative agli affidamenti del servizio idrico integrato richiesto ad ATERSIR.

Paola Gazzolo




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