Numero: 5313
Soggetto: Assemblea
Data Risposta: 26/09/2017
Per sapere, premesso che: -
OGGETTO 5313
Interrogazione
di attualità a risposta immediata in Aula circa le iniziative da attuare, anche
nei confronti del Governo, per ripristinare la pregressa circolazione stradale
relativamente ai ponti sul fiume Po. A firma del Consigliere: Foti
(Svolgimento)
FOTI: Presidente, la mia è un'interrogazione che avremmo potuto
discutere anche congiuntamente a quella del collega Iotti. Tuttavia, allargo un
po' lo spettro per dire all'assessore Donini che mi pare che tutto il dibattito
sulle riforme istituzionali cozzi poi con la realtà dei fatti.
Ci preoccupiamo di avere nuove competenze e non riusciamo
neanche a gestire l'ordinario flusso del traffico sui ponti di collegamento tra
l'Emilia e la Lombardia. Lo dico perché la situazione è così nel caso del ponte
cui si faceva prima riferimento. Indubbiamente, il ponte di collegamento tra
Colorno e Casalmaggiore rappresenta oggi la situazione più critica, ma non è
l'unica, perché c'è il ponte Verdi, perché c'è il ponte di collegamento tra
Pieve Porto Morone e Castel San Giovanni, perché ovunque si vada al confine con
la Lombardia abbiamo ponti in situazioni disastrose.
Io mi permetto – e concludo qui la mia illustrazione – di avanzare anche una proposta. Mi pare che senza un'intesa a tre (Governo, Regione Lombardia e Regione Emilia-Romagna) si passeranno gli anni a stabilire chi ha stanziato 500.000 euro su quel ponte e chi ha stanziato 1 milione sull'altro. Tuttavia, dato che occorrono 1,5 milioni di euro di lavori per entrambi i ponti, non si fa niente su nessuno dei due ponti. Tutto questo sta rappresentando un strano esempio di secessione viaria. Considerato che l'Italia è unita grazie della rete ferroviaria, non vorrei che, in tempi di federalismo mal concepito, arrivassimo alla secessione viaria che già di per sé separa Emilia da Lombardia non per un fatto politico, ma per un fatto fisico, ovvero la mancanza di collegamenti transitabili.
DONINI, assessore: Grazie,
presidente.
Al consigliere Foti do subito la risposta che, casualmente, per
la stessa interrogazione, ho letto prima al consigliere Iotti, senza che lei
fosse in aula. Parto subito da lì. Entrambi mi avete chiesto una cosa che
condivido, perché la situazione comincia a essere plurima, con diversi punti di
crisi.
Riteniamo urgente aprire, come ho detto al consigliere Iotti,
una interlocuzione fra Governo, Regione Emilia-Romagna e Lombardia per
verificare i vari attraversamenti sul Po e i ponti che collegano le due
regioni, che abbiano ad ora ammaloramenti su cui si rende necessario
intervenire, reperendo, ovviamente, le necessarie risorse.
Lei mi ha chiesto, però, di una situazione molto diffusa. Cerco
di arrivare a sintesi. Per quello che riguarda il ponte sul Po,
Colorno-Casalmaggiore la descrizione che lei ha fatto, ovviamente, corrisponde
alla realtà.
Come ho detto prima, ad oggi la Provincia ha incaricato un
professionista specializzato che non ci ha ancora fornito le soluzioni
definitive, ma credo che non passerà molto tempo affinché si possano valutare
delle soluzioni tecniche per la ristrutturazione del ponte. Abbiamo anche detto
che siamo disponibili a valutare anche eventuali soluzioni provvisorie, ovviamente.
Per quello che riguarda la Regione Emilia-Romagna già in
passato, nel 2006, aveva contribuito con un finanziamento di 5 milioni di euro
per un intervento di ristrutturazione del ponte che ha già riguardato il
ripristino di alcuni elementi strutturali e il rinforzo delle fondazioni, del
costo complessivo di 9 milioni, di cui una quota (4,150 milioni) a carico della
Regione Lombardia e 5 milioni a carico dell'Emilia-Romagna.
La Regione Emilia-Romagna si sta attivando per ulteriori
risorse, però occorre quello che diceva lei, ovvero un tavolo permanente, o per
lo meno strutturale, tra il Governo e le due Regioni per guardare tutte le
situazioni.
Le ricordo che in relazione, però, al trasporto pubblico siamo
intervenuti tempestivamente e il 22 settembre si è tenuta una riunione presso
la sede della Regione Lombardia per vagliare l'offerta dei servizi di trasporto
nel periodo di chiusura del ponte. In particolare, si è deciso di approfondire
la possibilità di infittire le corse lungo la linea ferroviaria Parma-Casalmaggiore,
oggi a cadenza oraria, e a modulare gli orari per tener conto dei turni di
lavoro anche notturni di alcune aziende del territorio, instaurando una
collaborazione con TPER.
Inoltre, la società lombarda Trenord, che gestisce il servizio,
ha già potenziato il treno che percorre la linea aggiungendo una carrozza. Sono
piccoli segnali, ma di cooperazione fra le due Regioni per supplire con il
trasporto pubblico i disagi del traffico.
Per quello che riguarda il ponte Verdi, invece, le confermo che
lo stanziamento di 1 milione di euro – che era già passato negli FSC con il
vaglio della Corte dei conti e quindi dovevamo aspettare la lettera del Governo
che ci diceva sostanzialmente di comunicare agli attuatori la esigibilità di
quel finanziamento – ora è nelle condizioni di essere esigibile, certo e
spendibile.
Sul ponte tra Viadana e Boretto sono in corso lavori di
manutenzione sia da parte della Provincia di Reggio Emilia sia da parte della
Provincia di Mantova.
In più, la Provincia di Reggio Emilia sta curando opere di consolidamento
delle fondazioni del ponte.
Il transito a
senso unico alternato viene attivato soltanto in occasione – una di queste deve
essere proprio capitata a lei – di alcune lavorazioni puntuali che si svolgono
sull'impalcato, oppure per lo stanziamento di mezzi d'opera in occasione dei
getti di calcestruzzo, quindi comunque ci sono dei lavori in corso.
Relativamente
ai lavori, invece, sul ponte sul Po che collega Pieve Porto Morone e Pievetta
di Castel San Giovanni, si comunica che sono di competenza della Provincia di
Pavia, quindi ulteriormente cadiamo in quel tavolo che bisogna fare, perché una
volta è tuo, una volta è mio, e ovviamente dobbiamo capire quali sono i livelli
di priorità.
Relativamente
al ponte di Gramignazzo, sul fiume Taro, a seguito degli interventi realizzati
nel 2014, è stato riaperto al traffico con una limitazione del transito a senso
unico alternato e con la limitazione di portata a 3,5 tonnellate. Attualmente
sono in corso i lavori di manutenzione ordinaria e di pulizia dell'alveo.
Spero di averla
rassicurata che da questa Amministrazione non c'è nessun intento secessionista,
ma soltanto una volontà di intervenire con le risorse disponibili, e anche di
interagire con Lombardia e Governo per avere una programmazione strutturale
sugli ammaloramenti dei ponti.
FOTI: Sono lieto che l'assessore abbia detto che
non c'è alcuna intenzione secessionista, e penso che sia una valutazione di ordine
politico.
Sicuramente,
sotto il profilo strutturale ha letto anche l'assessore un bollettino di
guerra, perché teniamo presente che non sono gli unici ponti, sono i ponti che
principalmente sono ammalorati, e per i quali sono successi degli eventi che
hanno determinato la chiusura, sensi unici alternati, o quant'altro.
Ora, io
apprezzo che in alcuni casi, come quello di Casalmaggiore Colorno si sia
cercata una soluzione anche relativa al trasporto pubblico. Debbo dire,
peraltro, che quello è un ponte che tradizionalmente veniva utilizzato anche
per altri fini, come collegamento anche al Brennero. Mi permetto quindi di far
presente che difficilmente i TIR potranno prendere i treni o i servizi di treno
che sono stati giustamente potenziati. Qui si tratta, penso che l'assessore
abbia decisamente convenuto con la richiesta oggetto di questa interrogazione,
di fare un focus tra Governo, Regione
Lombardia e Regione Emilia-Romagna sulla situazione viabilistica di confine,
anche perché, in un effetto domino è evidente che non appena si chiude un
ponte, si va a caricare quello limitrofo di collegamento, che forse, senza
questo carico eccessivo poteva essere ancora funzionale, ma immediatamente va
in una situazione di crisi, quindi bisogna introdurre un senso unico alternato.
Penso che la documentazione fotografica che anche recentemente alcuni giornali online e stampati hanno pubblicato sia
sintomatica: code di 8-10 chilometri. Voi capite che intasano oltretutto tutti
i paesi limitrofi, e francamente vi è una paralisi di qualsiasi tipo di
traffico.
Io quindi mi
auguro che questa iniziativa sia assunta. Se mi permette, assessore Donini, se
fossi in lei me ne farei carico, perché se aspettiamo sempre che ci sia
qualcuno che si assume l'iniziativa, fra un anno siamo ancora qui a parlare di
questo tavolo. Se lei se ne fa carico, visto che anche il Ministro Delrio
dovrebbe essere sensibile ai problemi, perché sono questioni che interessano
zone che saranno anche oggetto del suo collegio elettorale, ebbene, io penso che
sarebbe d'uopo a questo punto che lei prendesse questa iniziativa.
Anche la
Regione Lombardia dica chiaramente cosa vuol fare sul punto, perché non è
pensabile che nell'anno di grazia 2017 si verifichino ancora situazioni di
questo tipo, soprattutto perché stiamo parlando, in alcuni casi, di ponti che
dobbiamo ringraziare altri regimi se ci sono e sono stati costruiti.