Numero: 5235
Soggetto: Commissione I Bilancio, Affari generali e istituzionali
Data Risposta: 10/10/2017
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
premesso che: -
- in Venezuela si registrano da anni sistematiche violazioni dei diritti umani, così come denunciato da Amnesty International secondo cui l'uso dei tribunali militari per processare i civili in Venezuela mina lo stato di diritto nel paese, violando la costituzione venezuelana e le leggi internazionali;
- nel 2013 il Venezuela si è ritirato dalla giurisdizione della Corte intramericana dei diritti umani, a cui ricorre la Commissione stessa contro gli Stati responsabili di violazioni dei diritti fondamentali, impedendo quindi di fatto alle vittime di ottenere giustizia, verità e riscatto;
- il Venezuela sta attraversando una situazione di forte decadimento politico, economico e sociale che ha provocato una crisi umanitaria senza precedenti causata anche dal fatto che - nel 2015 - il Capo dello Stato, Nicolàs Maduro Moros, si è attribuito poteri straordinariamente estesi in ogni ambito, con un'inaccettabile restrizione delle garanzie costituzionali e dei diritti civili e politici;
- la mancata volontà politica nel controllo della sicurezza ha determinato il diffondersi di una cultura di morte e violenza, come si evince dalla perdita di circa 283.000 vite negli ultimi 20 anni. Non a caso l'Osservatorio Venezuelano per la Violenza (OVV) ha stimato che in quella Nazionale si verificano almeno 43 omicidi al giorno;
- il sistema di giustizia venezuelano lungi dall'essere terzo ed indipendente ricorre ad un meccanismo perverso utile solo per bloccare la dissidenza;
- il sistema penitenziario è fortemente corrotto e le carceri non sono strutture che si occupano del reinserimento sociale dei detenuti, ma sono diventate delle vere e proprie "università sovraffollate" per il crimine e per i delitti organizzati;
- le condizioni di vita sono altamente precarie per la maggior parte della popolazione venezuelana. Il 93 per cento circa di detta popolazione non riesce infatti, con i propri introiti, ad acquistare beni primari, con conseguente diffusione di situazioni di povertà estrema e di denutrizione;
- in Venezuela è presente una numerosa comunità di origine Italiana, che condivide con il popolo venezuelano le privazioni, l'insicurezza e il clima di intimidazione sopra rappresentato, subendo una condizione di terrore quotidiano;
- nonostante le disposizioni emanate dagli organismi internazionali per i diritti umani per la liberazione dei prigionieri politici, sono in aumento le incarcerazioni di persone che hanno idee politiche differenti e le difendono pubblicamente;
esprime
assoluta contrarietà alla lesione dei diritti umani che sta avvenendo in Venezuela;
impegna il Presidente e la Giunta Regionale
ad assumere con urgenza ogni utile iniziativa affinché da parte del Governo Italiano sia sostenuta, in ogni sede istituzionale ed internazionale, la richiesta di:
1) ottenere dal Governo venezuelano un atteggiamento costruttivo al fine superare la situazione critica in cui versa il Paese e per impegnarlo a ripristinare la separazione del potere legislativo da quello esecutivo (tra cui quello giudiziario);
2) un preciso impegno da parte del Governo venezuelano volto ad alleviare la crisi umanitaria, in particolare a favore dei soggetti più deboli, e a contrastare la inumana situazione che si registra nelle carceri;
impegna altresì il Presidente e la Giunta Regionale a richiedere al Governo della Repubblica Italiana di:
a) approntare un piano straordinario di assistenza ai connazionali residenti in Venezuela, anche attraverso un rafforzamento delle nostre strutture diplomatico-consolari;
b) sostenere e appoggiare la richiesta degli organismi internazionali per i diritti umani per la liberazione dei prigionieri politici in Venezuela.
Tommaso Foti
La risoluzione è stata approvata all'unanimità in Commissione I Bilancio, Affari generali e istituzionali nella sua versione emendata
In allegato la versione definitiva
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