Camera

Raddoppiati gli immobili ridotti in ruderi, il Governo salvi il patrimonio immobiliare italiano

Data: 16/07/2018
Numero: 5-00161 / Interrogazione a risposta in commissione
Soggetto: MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI, MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Data Risposta: -

Per sapere – premesso che: 

secondo una recente lettura da parte di Confedilizia delle statistiche catastali dell'Agenzia delle entrate, dal 2011 al 2017 gli immobili ridotti in ruderi sono quasi raddoppiati, passando da 278.121 a 520.591 (+87,2 per cento); 

la crescita esponenziale degli immobili ridotti in stato di incuria e inagibilità è ben più di un campanello d'allarme, rappresentando un dato drammatico cui di certo non si può rispondere con l'inerzia; 

al riguardo, il presidente nazionale di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha sostenuto che « Dopo i numeri di Istat ed Eurostat, che hanno certificato come il nostro mercato della casa sia l'unico in crisi in tutta Europa, con valori in caduta ormai da anni, è l'Agenzia delle entrate a comunicarci un altro dato drammatico: il raddoppio in poco tempo degli immobili ridotti in ruderi. La causa è presto detta. Si tratta di immobili, appartenenti per lo più a persone fisiche, per i quali i proprietari non sono in grado di far fronte alle spese di mantenimento e alla abnorme tassazione patrimoniale Imu-Tasi, e che raggiungono condizioni di fatiscenza per il semplice trascorrere del tempo o, addirittura, a causa di atti concreti dei proprietari, che mirano così a liberarsi almeno degli oneri che comportano » (Italia Oggi del 14 luglio 2018, pagina 28) –: 

quali concrete iniziative intendano assumere i Ministri interrogati per salvaguardare il patrimonio immobiliare italiano, restituendo a quest'ultimo una minima capacità reddituale.

On. Tommaso Foti

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Rassegna Stampa

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