Camera

Risoluzione della convenzione tra Anas e Strada dei parchi s.p.a. per la gestione delle autostrade A24 e A25; scongiurare un lungo contenzioso giudiziario

Data: 13/07/2022
Numero: 3-03079 / Interrogazione a risposta immediata
Soggetto: MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Data Risposta: 13/07/2022

Chiarimenti in merito alla decisione del Governo circa la risoluzione della convenzione tra Anas e Strada dei parchi s.p.a. per la gestione delle autostrade A24 e A25 e iniziative di competenza volte a scongiurare i connessi rischi sul piano giudiziario e finanziario – 3-03079

Per sapere – premesso che: 

con il decreto-legge 7 luglio 2022, n. 85, recante « Disposizioni urgenti in materia di concessioni e infrastrutture autostradali e per l'accelerazione dei giudizi amministrativi relativi a opere o interventi finanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza », il Governo ha disposto la risoluzione « per grave inadempimento del concessionario » della convenzione unica del 18 novembre 2009 sottoscritta tra le società Anas e Strada dei parchi s.p.a. per la gestione della rete autostradale costituita dalle autostrade A24 e A25; 

la risoluzione della concessione arriva dopo la nomina di ben tre commissari straordinari e la perdurante mancata approvazione del nuovo piano economico finanziario, premessa imprescindibile per la messa in sicurezza delle tratte autostradali in concessione, censurata anche dal giudice amministrativo; 

il piano presentato nel luglio del 2021 dal commissario ad acta in accordo con il commissario straordinario, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro, è stato rifiutato dal Governo, mentre la successiva proposta di piano economico finanziario, che su indicazione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili avrebbe dovuto essere a « zero investimenti », presentata nel marzo 2022, è stata oggetto di contestazione da parte dell'Autorità di regolazione dei trasporti, che, dopo averlo esaminato, ha stigmatizzato « l'ingente incremento tariffario contemplato dal piano in oggetto » suscettibile di porre « evidenti problemi di sostenibilità per l'utenza »; 

la scelta del Governo per l'improvvisa risoluzione della concessione determina il rischio sia di un pesante contenzioso giudiziario, sia di un maxi risarcimento all'attuale concessionario; martedì 12 luglio 2022 il tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto l'istanza di sospensiva della revoca anticipata in danno presentata da Strada dei parchi s.p.a. contro la decisione di risoluzione deliberata dal Consiglio dei ministri in data 7 luglio e contenuta nel citato decreto-legge –: 

quali siano le ragioni che hanno spinto il Governo alla risoluzione della concessione e in che modo intenda agire al fine di scongiurare il rischio di un lungo contenzioso giudiziario ovvero di un maxi risarcimento, tutelando, invece, il denaro pubblico e la sicurezza di tutti gli utenti delle tratte autostradali di cui in premessa.

Interrogazione sottoscritta dai parlamentari: LOLLOBRIGIDA, MELONI, ALBANO, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DE TOMA, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, GIOVANNI RUSSO, RACHELE SILVESTRI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI, VINCI e ZUCCONI.

DIBATTITO IN AULA

LUCIA ALBANO (FDI). Grazie, Presidente. Signori Ministri, con decreto del 7 luglio il Governo ha disposto la risoluzione della convenzione tra ANAS e Strada dei Parchi SpA per la gestione delle autostrade abruzzesi A24 e A25. La decisione arriva dopo la nomina di ben tre commissari straordinari e la mancata approvazione del nuovo piano economicofinanziario, fondamentale per la messa in sicurezza delle tratte autostradali. La questione è complessa. Il piano, presentato nel 2021 dal commissario per 3,2 miliardi, è stato rifiutato dal Governo; la successiva proposta di piano economico-finanziario del marzo 2022 è stata contestata dall'Autorità di regolazione dei trasporti a causa dell'incremento tariffario insostenibile per l'utenza. Nel sottolineare che proprio ieri il TAR del Lazio ha accolto l'istanza di sospensiva, presentata da Strada dei Parchi SpA, Fratelli d'Italia chiede quali siano le ragioni che hanno spinto il Governo alla risoluzione della concessione e in che modo intenda agire per scongiurare il rischio di un lungo contenzioso giudiziario, ovvero di un maxi-risarcimento, tutelando, invece, denaro pubblico e sicurezza degli utenti delle tratte autostradali. 

PRESIDENTE. Il Ministro, Federico D'Inca', ha facoltà di rispondere. 

FEDERICO D'INCA', Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, colleghi deputati, rispondo agli onorevoli interroganti sulla base degli elementi forniti dal Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna. In seguito all'informativa sulla gestione del rapporto concessorio per la gestione del collegamento autostradale A24 Roma - L'Aquila - Teramo e del tronco A25 Torano - Pescara da parte della società Strada dei Parchi SpA, svolta dal Ministro Giovannini il 7 luglio scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge n. 85 del 2022 che dà efficacia immediata alla risoluzione per grave inadempimento del concessionario della convenzione unica, sottoscritta il 18 novembre 2009 tra la società ANAS e la società Strada dei Parchi; risoluzione disposta sulla base delle motivazioni del decreto direttoriale 14 giugno 2022, n. 29, approvato con decreto del Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze, il successivo 7 luglio 2022. Tale risoluzione tiene conto degli esiti della procedura per grave inadempimento attivata il 28 dicembre 2021 dalla competente Direzione generale del MIMS, in considerazione delle molteplici criticità riscontrate nella gestione dell'autostrada. Sottolineo, peraltro, che la commissione di verifica, appositamente istituita nel febbraio 2021 con il mandato di compiere un'attività di ricostruzione organica e di valutazione tecnica e giuridico-amministrativa delle attività svolte dalla concessionaria autostradale, ha confermato, nella relazione conclusiva, la sussistenza dei presupposti di inadempimento rilevabili, prevalentemente, nell'omessa esecuzione degli interventi di manutenzione. In considerazione dei rilevanti interessi pubblici e al fine di assicurare il preventivo concerto da parte di tutte le amministrazioni competenti per l'emanazione dei provvedimenti conseguenti, attraverso il coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è proceduto a una valutazione congiunta della questione con le competenti strutture del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e del Ministero dell'Economia e delle finanze, con la partecipazione dei capi di gabinetto dei due Ministeri concertanti e della Ragioneria generale dello Stato. Al fine, quindi, di contemperare gli interessi pubblici coinvolti, il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha proceduto a una ricognizione dei possibili effetti correlati alle ipotesi percorribili. Nell'ambito del confronto interistituzionale e della puntuale valutazione di tutti i profili connessi, la soluzione più coerente con il quadro di riferimento è stata quella della risoluzione del rapporto concessorio per grave inadempimento, su cui è stato anche acquisito il parere dell'Avvocatura generale dello Stato in ordine agli aspetti procedurali. Il decreto n. 85 del 2022 ha, inoltre, disposto l'immediato subentro di ANAS nella gestione dell'autostrada che prosegue, quindi, regolarmente, senza alcuna modifica per gli utenti, per i quali è esclusa ogni variazione delle tariffe, che rimangono, quindi, invariate rispetto a quelle applicate nell'anno 2017. Per assicurare la continuità dell'esercizio autostradale, la medesima società potrà avvalersi di tutte le risorse umane e strumentali attualmente impiegate, tra cui il personale di esazione, quello impiegato direttamente nelle attività operative e le attrezzature, gli automezzi e i macchinari necessari ad assicurare il servizio. Inoltre, è previsto che l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali effettui ispezioni finalizzate a verificare le condizioni di sicurezza dell'intera infrastruttura autostradale. Come è noto, il 12 luglio 2022, con decreto monocratico, il presidente della IV sezione del TAR Lazio ha sospeso il richiamato decreto direttoriale 14 giugno 2022, n. 29, e il decreto ministeriale del 7 luglio 2022. In pari data, il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili ha richiesto un parere dell'Avvocatura dello Stato sull'efficacia del citato decreto monocratico, ai fini di una conferma dell'efficacia della risoluzione del rapporto concessorio e del contestuale affidamento ad ANAS, nel presupposto che ciò derivi da una disposizione di legge. 

PRESIDENTE. Il presidente Foti ha facoltà di replicare. 

TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, noi ci rivolgiamo, ovviamente, al Ministro D'Inca' perché il Ministro Giovannini è notoriamente un latitante di questo Parlamento e, quindi, non possiamo direttamente conferire con lui (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). I risultati di questa latitanza si raccolgono, perché noi avevamo chiesto un rapporto franco in Parlamento sul tema della concessione dell'A24 e dell'A25 e voglio essere chiaro: forse, più che ai colpi di testa bisogna stare attenti ai colpi di sole, quando manca la prima, perché pensare di assumere un atto amministrativo e dargli una veste giuridica di legge, pensare che nessuno impugni il provvedimento amministrativo, dinanzi al tribunale amministrativo regionale, vuol dire essere solo dei folli. Ma, al di là di questo, il risultato di oggi è che stiamo peggio di ieri, perché, con la decisione interlocutoria del TAR, si ritorna allo stato di prima. Quindi, non avete assolutamente risolto nulla, ma avete complicato la situazione. Ciò detto, Ministro D'Inca', i problemi sono altri. In primo luogo: il piano economico -finanziario, che è indispensabile nella sua approvazione per gli investimenti che servono su quel tratto autostradale, è dieci anni che il Governo non lo approva, con varie motivazioni, nonostante vi siano sentenze degli organi giurisdizionali che glielo impongono; in secondo luogo: noi in tutte le sedi, come Fratelli d'Italia, abbiamo chiesto l'esenzione del pagamento del pedaggio per tre categorie: lavoratori, studenti e per questioni di salute (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), purché i loro beneficiari risiedessero nelle regioni Lazio e Abruzzo, ma anche questo non è stato accolto. Noi chiediamo che vi sia un tavolo istituzionale, perché non è possibile che il Governo non si rapporti con i sindaci e con i presidenti di regione e che faccia tutto di testa sua per fare queste cose (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Allora - e vado alla conclusione, signor Ministro - un consiglio mi permetto di darlo a questo Governo, oltre a quello di andare a casa: che, prima di assumere certi atti, vi rendiate conto delle conseguenze degli stessi, perché l'appunto che lei in questo momento ci ha letto squalifica chi l'ha scritto, non chi l'ha letto (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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