Camera

Agenti di Polizia Penitenziaria; riconoscere gli scatti stipendiali dovuti

Data: 13/12/2018
Numero: 4-01869 / Interrogazione a risposta scritta
Soggetto: MINISTRO DELL'INTERNO, MINISTRO DELLA DIFESA, MINISTRO DELLA GIUSTIZIA
Data Risposta: -

Per sapere – premesso che: il combinato disposto dell'articolo 9, commi 1 e 21, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 e del decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2013, n. 122, ha determinato il blocco degli incrementi automatici previsti per la progressione stipendiale e di carriera, che sarebbero stati maturati nell'arco temporale compreso tra il 1° gennaio 2011 e il 31 dicembre 2014; 

gli effetti del citato blocco per il personale in attività nel comparto sicurezza e difesa sono cessati a decorrere dal 1° gennaio 2015, mentre sono rimasti esclusi da tale superamento tutti coloro i quali siano cessati dal servizio o siano stati riformati negli anni di vigenza del medesimo blocco; 

con particolare riferimento agli agenti di polizia penitenziaria, i quali abbiano maturato il secondo assegno di funzione negli anni di vigenza del blocco, ma siano andati in pensione prima della decadenza della citata sospensione, l'assegno non è ancora stato riconosciuto, in quanto, da quel che risulta, l'amministrazione della giustizia avrebbe comunicato che la rideterminazione del trattamento di quiescenza, in dipendenza degli incrementi stipendiali maturati in detto periodo di sospensione, potrà essere disposta unicamente a seguito dell'approvazione di apposito decreto legislativo –: 

se siano a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali iniziative intendano adottare al fine di riconoscere al personale in questione gli scatti stipendiali maturati nel periodo di blocco, superando così qualsivoglia discriminazione.

Interrogazione sottoscritta dai parlamentari: DEIDDA, VARCHI, MASCHIO, BUCALO, TRANCASSINI, GEMMATO, SILVESTRONI, CARETTA, FOTI, FERRO e LUCA DE CARLO.

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Rassegna Stampa

TommasoFoti
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