Il deputato Foti di FdI accusa Anas di non aver ben valutato le condizioni del ponte Lenzino crollato sabato.
«Non c'era neanche
una vera piena del Trebbia...>>
Domani in prefettura
la ministra De Micheli
con sindaci e Anas
Crollo a Lenzino, Foti incalza:
no a una soluzione
provvisoria, ponte definitivo
Domani Paola De Micheli
ministra delle Infrastrutture e
dei Trasporti sarà a Piacenza. In
mattinata sarà a Ponte Lenzino
per il sopralluogo che aveva
promesso subito dopo il crollo.
Poi parteciperà ad un incontro
operativo in Prefettura con Anas
e i sindaci dei comuni interessati dalla statale 45. Incontro, si assicura, di estrema concretezza
dove la ministra presenterà una
proposta al momento oggetto di
valutazioni tecniche che proseguiranno ancora nella giornata
di oggi.
Si confermerà il ponte provvisorio per ricollegare la Valtrebbia?
Si riuscirà a ridurre l'attesa che
oggi è stimata in sei mesi? Si passerà direttamente a creare il
ponte definitivo? Al momento
non è dato sapere.
L'ipotesi di realizzare da subito
il ponte definitivo ieri è stata
avanzata in commissione parlamentare dal deputato di Fratelli d'Italia Tommaso Foti che
non ha risparmiato critiche
all'Anas. «E' meglio - ha detto -
che Anas non faccia ispezioni
perché se il risultato delle verifiche è stato quello di elevare la
portata di carico e poi è caduto
il ponte... C'è un limite al ridicolo. Non c'è stata un'ondata di
piena in Valtrebbia. E quando
c'è stata seriamente, il primo
ponte a cadere è stato quello di
Barberino. Ponte Lenzino non
fece una piega. Lo dico perché
evidentemente è stato un crollo strutturale». «Il cantiere - ha
proseguito Foti - è sotto sequestro e ora si pensa di fare un
ponte provvisorio a valle o a
monte. Tanto varrebbe farlo definitivo: si impiegherebbe lo
stesso tempo a costruirlo, non
ci sarebbero i problemi di limiti di portata e relativi controlli,
avremmo un ponte nuovo ed
eviteremmo spese inutili».
Libertà