Rassegna Stampa

E.ROMAGNA: TERZO SETTORE, NORMA SEMPLIFICA CONCERTAZIONE

Data: 20/11/2017

Dopo un iter durato un paio di mesi che ha coinvolto istituzioni e associazioni di carattere cooperativo e sociale, l'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna, con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione dei consiglieri di minoranza, ha dato il via libera al progetto di legge sul terzo settore. Il Pdl recepisce - ma anticipa anche -, alcune innovazioni della riforma nazionale, con una revisione del sistema di governance, per ridefinire i rapporti con le istituzioni pubbliche e introdurre misure di semplificazione e armonizzazione nelle forme di partecipazione alla concertazione regionale e locale. L'iter e' iniziato lo scorso 5 settembre quando la consigliera del PD Marcella Zappacosta, relatrice di maggioranza, ha presentato il progetto presso la commissione Politiche per la Salute e Politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli. In quell'occasione Tommaso Foti, di FdI - AN e relatore di minoranza, aveva rilevato come "nel progetto di legge vi siano articoli il cui contenuto e' in contraddizione rispetto alla normativa nazionale" e ha chiesto "una verifica da parte degli uffici su queste anomalie, in contrasto con il decreto legislativo". Osservazioni accolte, tanto che la consigliera Zappacosta aveva richiesto un "approfondimento attraverso l'ufficio legislativo".

Secondo step il 19 settembre, quando il documento e' stato presentato presso la commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli. Qui ha ottenuto il parere favorevole dalla commissione (sede consultiva): si' di Pd, Si e Misto-Mdp, con l'astensione di Ln e M5S. La settimana successiva la relatrice Zappacosta e' stata ascoltata ancora dalla commissione Politiche per la Salute e Politiche sociali durante un'udienza conoscitiva alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti di associazioni e cooperative facenti parte del terzo settore. Infine il passaggio in aula il 17 ottobre. Con questo progetto di legge, in particolare, si prevede, "attraverso l'unificazione dei due osservatori vigenti - ha spiegato Zappacosta - l'istituzione dell'osservatorio regionale del terzo settore", nonche' dell'assemblea regionale del terzo settore che invece andra' a sostituire le due conferenze regionali del volontariato e dell'associazionismo di promozione sociale. Con la necessita', se serve, "fra un anno, a tornare in commissione per capire se la legge funziona o se servira' apportare modifiche". Soddisfatto anche Tommaso Foti (Fdi-An), relatore di minoranza del progetto di legge, "figlio di normative nazionali", che portera' le realta' del Terzo Settore "in un quadro di profondi cambiamenti rispetto agli scorsi anni".

Italpress 

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