Regione (Archivio)

Ausl Piacenza, Farmaci di fascia C; renderli a pagamento ha colpito i pazienti piu' deboli e prodotto risparmi irrilevanti

Data: 16/01/2017
Numero: 3869
Soggetto: ASSESSORATO POLITICHE PER LA SALUTE
Data Risposta: 14/03/2017

Per sapere, premesso che: - 

con atto di sindacato ispettivo n. 3036 l'interrogante evidenziava che, in fase di stesura del nuovo contratto di servizio, con riferimento anche alle case residenze anziani, l'Ausl di Piacenza aveva inserito una nuova formulazione volta ad escludere la fornitura di diversi farmaci di fascia C a carico della stessa; 

l'entrata in vigore del detto contratto di servizio, con l'esclusione parziale - quindi - dalla fornitura gratuita di alcuni farmaci di fascia C), ha generato persistenti e negative ricadute sulle rette ad oggi pagate degli ospiti, in quanto le strutture interessate dal provvedimento non sono in grado di accollarsi i costi relativi, ancorché gli stessi siano stati quantificati dall'Ausl di Piacenza (come risulta dalla risposta resa dall'Assessore alle politiche per la salute al predetto atto di sindacato ispettivo) in euro 0,40 per giornata di degenza di ogni paziente che necessiti dei farmaci di fascia C esclusi dalla gratuità;

con riferimento specifico al caso che qui interessa, nella detta risposta, l'Assessore competente si è impegnato a dare "disposizioni affinché l'Ausl di Piacenza assicuri il monitoraggio degli effetti delle decisioni assunte, apportando, se del caso, le opportune modifiche. Inoltre, per garantire una applicazione omogenea su tutto il territorio regionale, l'Assessorato avvierà un'azione di monitoraggio al fine di predisporre ulteriori strumenti regionali che garantiscano la disponibilità di farmaci anche di fascia C in relazione non solo ai principi attivi, ma anche alla posologia e alla forma di somministrazione, nel rispetto della raccomandazione regionale n. 4/2015 "; 

rimane il fatto che il provvedimento summenzionato non solo continua a manifestarsi come del tutto ingiusto, atteso che ad essere penalizzate in modo inopinato sono le fasce più deboli del sistema sanitario locale, ma rappresenta de facto l'introduzione dell'ennesima "tassa sulla salute", a nulla valendo l'evocata ed asserita parificazione dei pazienti interessati con quelli che usufruiscono dell'assistenza domiciliare, ai quali - invece e per contro - andrebbe esteso il beneficio dall'esenzione del pagamento di tutti i farmaci di fascia C); 

- se la Giunta Regionale, e per essa l'assessore competente per materia, abbia impartito all'Ausl di Piacenza le annunciate disposizioni affinché effettui "il monitoraggio degli effetti delle decisioni assunte" e, nel caso in cui detto monitoraggio sia stato effettivamente svolto, se l'Ausl di Piacenza - considerato anche il modesto risparmio alla stessa derivante dall'entrata in vigore della specifica norma del contratto di servizio riguardante la fornitura dei farmaci di fascia C - intenda ripristinare la situazione precedente e la conseguente somministrazione gratuita dei farmaci di fascia C forniti agli ospiti delle Case Residenza per Anziani (CRA) accreditate.

Tommaso Foti

RISPOSTA

In riferimento all'interrogazione in oggetto, acquisite le necessarie informazioni dall'Azienda Usi di Piacenza, si rappresenta quanto segue. 

L'Assessorato alle Politiche per la Salute ha condotto una specifica attività di monitoraggio in merito alla fornitura di farmaci, con particolare riferimento alle Case residenza per anziani non autosufficienti (CRA) accreditate. 

Da una prima analisi sull'uso dei farmaci forniti dalle Aziende sanitarie alle CRA accreditate, si evidenzia che nell'Azienda Usi di Piacenza negli ultimi quattro anni si è realizzato un progressivo allineamento della spesa pro-capite inerente i farmaci di fascia C, che risultava significativamente superiore al valore medio regionale: da 200 €/ospite registrato nel 2013 (valore medio regionale: 109 €/ospite), si è passati a 136 €/ospite nel 2016 (valore medio regionale: 122 €/ospite). 

L'allineamento è stato realizzato prevalentemente attraverso interventi locali sul governo dei farmaci, rivolti a migliorarne l'appropriatezza prescrittiva attraverso la promozione di attività di confronto, aggiornamento e accompagnamento dei prescrittori anche tramite il supporto, ad ogni struttura, di un farmacista dedicato all'informazione sul corretto utilizzo del farmaco. 

Negli ultimi mesi, l'Azienda Usi di Piacenza ha condotto un monitoraggio sugli effetti della nuova formulazione del contratto di servizio, con particolare riferimento alla distribuzione dei farmaci di fascia C alle CRA. Inoltre ha proseguito il dialogo con le strutture e con i medici che vi operano allo scopo di favorire la migliore appropriatezza d'uso e, soprattutto, l'attenzione agli aspetti di sicurezza, in conformità alla raccomandazione regionale n. 4/2015 in merito alla sicurezza della terapia farmacologica e alla corretta gestione delle forme farmaceutiche orali. 

Sulla base degli esiti di queste valutazioni, l'Azienda ha stabilito l'opportunità di reintrodurre, dal prossimo 20 marzo, la fornitura diretta di alcuni farmaci di fascia C di uso comune, attivando contestualmente controlli mirati sull'esposizione alle terapie. 

L'Azienda, inoltre, darà continuità al percorso valutativo di alcuni principi attivi a maggiore rischio di inappropriatezza prescrittiva, anche in considerazione del prossimo avvio del progetto regionale di farmacovigilanza nel paziente in politerapia ricoverato nelle strutture protette, cui l'Azienda partecipa con i propri professionisti.

Sergio Venturi

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